Per una pedagogia dell'autonomia

Attraverso il dialogo si verifica il superamento da cui emerge un dato nuovo: non più educatore dell'educando; non più educando dell'educatore. In tal modo l'educatore non è solo colui che educa, ma colui che, mentre educa, è educato nel dialogo con l'educando, il quale a sua volta, mentre è educato, anche educa.

 

Paulo Freire da "Pedagogia dell'autonomia"

 

 

La possibilità di costruire dei percorsi di apprendimento per minori finalizzati al concetto di inclusione sociale non può che partire dalla dimensione sociale del contesto territoriale proprio alle favelas brasiliane. Allo sviluppo di questi percorsi ha sempre fatto riferimento non agli approcci formativi utilizzati nel contesto europeo ma alla filosofia dell’educazione proveniente dalla scuola critica sudamericana, quella “Pedagogia degli oppressi” di cui Paulo Freire fu il maggiore esponente.

 

Pedagogia che partiva dal presupposto che la tradizione del sistema educativo europeo se esportata in territori di origine coloniale avrebbero prodotto la medesima logica di “oppressione” anche dal punto di vista culturale.

 

In tal senso viene ricodificato il rapporto docente/discente, che non può costruirsi  su una gerarchia di ruoli, chi insegna e chi apprende, ma si fonda su una sorta di circolarità dell’apprendimento, dove anche il docente è in grado di apprendere dal rapporto col discente. In questa nuova dimensione si colloca la contemporaneità delle problematiche legate alle favelas brasiliane, individuando un corpus disciplinare che si fonda sul rapporto empatico tra i soggetti.

Seguendo la strada solcata da Freire, le attività formative promosse da Orchestra Do Mundo sono state costruite sulle esperienze compiute negli anni dal poeta hip pop Calixto, nella favela di Campo Limpo a San Paolo. Le sue filastrocche rap diventavano, tra le persone che lo ascoltavano e lo seguivano, momenti imporatnti per ragionare, e distrarsi. Con gli artisti brasiliani gravitanti in Orchestra Do Mundo, Calixto ha potuto crescere e sviluppare le sue abilità, soprattutto come maestro di freestyle e di artista a tutto tondo, ma anche come formatore, poichè quello che ha imparato cerca di trasmetterlo ai ragazzi delle favelas, per dargli una via d'uscita, come è stato fatto con lui.